
30 Dic Pensioni 2018: le agevolazioni per le donne
Donne: nuovi limiti et pensionabile 2018
A partire dal prossimo anno saranno parificati per uomini e donne i requisiti minimi necessari per il trattamento di vecchiaia, fissati in almeno 66 anni e 7 mesi di et.
Le pensione delle lavoratrici autonome, pertanto, si allontaner di diversi mesi rispetto ai requisiti previsti per quest’anno (66 anni e un mese), allo stesso modo di quella delle dipendenti del settore privato (attualmente in pensione gi a 65 anni e 7 mesi).
Saranno sempre richiesti sempre 20 anni di contributi (ad eccezione di chi si avvale dell’opzione contributiva e dei beneficiari delle deroghe Amato). Stessa soglia, inoltre, anche per richiedere l’assegno sociale (si passer dagli attuali 65 anni e 7 mesi a 66 anni e 7 mesi).
Pensione anticipata donne 2018
Dal 2019 i requisiti saranno soggetti a modifica e adeguamento in base agli incrementi legati alla speranza di vita (cinque mesi in pi).
Opzione donna 2018
Il “regime sperimentale donna” consente alle lavoratrici di sesso femminile di accedere alla pensione di anzianit in presenza di requisiti anagrafici pi favorevoli. Nonostante le insistenze di molti comitati, l’opzione donna non stata prorogata dalla manovra di bilancio 2018.
La facolt stata estesa retroattivamente anche alle lavoratrici che al 31 dicembre 2015 avevano compiuto 57 anni, se dipendenti, e 58 anni, se autonome ma che a tale data non erano in possesso degli ulteriori tre mesi richiesti per effetto degli incrementi alla speranza di vita applicati dal 1 marzo 2013 (articolo 1, comma 222, legge di Bilancio 2017).
In forza del principio della cristallizzazione del diritto a pensione, l’accesso all’opzione donna sar possibile anche laddove la lavoratrice abbia maturato i requisiti in tempo utile e presenti la domanda di accesso oltre il periodo di finestra del regime sperimentale, quindi, ad esempio, anche nel 2018.
Ape rosa 2018, fino a due anni prima per chi ha figli
La manovra di bilancio per il 2018, inoltre, ha introdotto quella che stata ribattezzata “Ape rosa” che rappresenta uno “sconto” destinato alle donne che accedono all’Ape sociale sugli anni contributivi richiesti.
Dal 2018, in pratica, ai fini del riconoscimento dell’Ape social, i requisiti contributivi richiesti saranno ridotti per le donne di sei mesi per ogni figlio, nel limite massimo di due anni.
Ci significa che le madri lavoratrici rientranti nelle categorie previste dall’Ape social (caregiver, disoccupati e invalidi al 74%) potranno ottenere l’anticipo pensionistico anche con 28 anni di contributi anzich 30, mentre le addette a lavori gravosi anche con un minimo di 34 anni anzich 36.