
06 Dic Rottamazione delle cartelle, cosa rischia chi non paga entro giovedì
Alla rottamazione delle cartelle sono riammessi i contribuenti decaduti per mancato pagamento dell’unica rata del 31 luglio 2017 (o delle due rate di luglio e ottobre) a condizione che si mettano in regola entro il 7 dicembre 2017. La proroga al 7 dicembre 2017 vale anche per la terza rata scaduta il 30 novembre 2017. Ma attenzione: la rottamazione delle cartelle “prima edizione”, chiusa con la domanda presentata entro il 21 aprile 2017, valida solo se tutti gli importi dovuti vengono versati tempestivamente.

Rottamazione cartelle, in un mese quasi 50mila domande
I benefici della rottamazione
Con la prima rottamazione, i contribuenti hanno potuto estinguere i debiti affidati all’agente della riscossione negli anni dal 2000 al 2016. In questo modo, hanno beneficiato di abbattimenti consistenti, alcune volte di importo superiore al 50%, grazie alla cancellazione delle sanzioni e dei relativi aggi, degli interessi di mora e di dilazione, e delle altre sanzioni e somme aggiuntive, cio degli accessori dovuti sui ritardati od omessi pagamenti dei contributi previdenziali.
Il tardivo o omesso pagamento “cancella” la rottamazione
Ed ecco il punto. La rottamazione valida solo se i contribuenti pagano le somme dovute rispettando i termini di scadenza. Chi si “pentito” di avere presentato la domanda di definizione agevolata ha quindi potuto fare marcia indietro non eseguendo alcun pagamento. Perch in caso di mancato, insufficiente o tardivo versamento dell’unica rata, ovvero di una rata di quelle in cui stato dilazionato il pagamento delle somme, la rottamazione delle cartelle non produce effetti e riprendono a decorrere i termini di prescrizione e decadenza per il recupero dei carichi oggetto della dichiarazione. In questo caso, i versamenti eventualmente effettuati sono acquisiti a titolo di acconto dell’importo complessivamente dovuto a seguito dell’affidamento del carico e non determinano l’estinzione del debito residuo, di cui l’agente della riscossione prosegue l’attivit di recupero e il cui pagamento non pu essere rateato.

Tutte le scadenze della rottamazione bis
Come si paga il conto della rottamazione
Per chi ha scelto di pagare a rate, il 70% delle somme dovute deve essere versato nel 2017 e il restante 30% nel 2018. Sulle rate successive alla prima sono dovuti gli interessi del 4,5% annuo, da calcolare a partire dal 1 agosto 2017. Il pagamento dell’importo da versare in ciascuno dei due anni effettuato in rate di pari ammontare, nel numero massimo di tre nel 2017 e due nel 2018. Per il 2017, la scadenza delle singole rate fissata nei mesi di luglio, settembre e novembre, tenendo conto che le tre rate in scadenza nel 2017 sono “regolari” se pagate entro il 7 dicembre 2017; per il 2018, la scadenza delle rate fissata nei mesi di luglio (la scadenza di aprile stata infatti prorogata) e settembre.
© Riproduzione riservata