
15 Ago Voucher lavoro: cosa cambia dopo il decreto dignità
I buoni lavoro potranno essere utilizzati dalle imprese agricole, dalle strutture turistiche alberghiere o ricettive e dagli enti locali per pagare i lavoratori
Decreto dignit: il ritorno dei voucher
Tra le novit pi discusse e attese, non pu non menzionarsi l’atteso ritorno dei voucher che, tuttavia assumono una veste diversa da quella a cui eravamo abituati prima che intervenisse l’abolizione voluta dal governo Renzi. Dopo l’abolizione, infatti, i voucher avevano assunto la nuova veste della Prestazione Occasionale (PrestO).
A gran voce, associazioni datoriali e delle imprese avevano richiesto il ritorno dei buoni lavoro da rilasciare per il pagamento di determinati servizi e impieghi occasionali di tipo accessorio. L’emendamento accolto in sede di approvazione, riformulato rispetto alla previsione originaria, ha consentito di utilizzare i PrestO come i vecchi voucher, ovvero come buoni lavoro ai settori dell’agricoltura, del turismo e degli Enti Locali allo scopo di migliorare la condizione delle fasce pi deboli.
Roberto Moncalvo, presidente di Coldiretti, ha ricordato che “con i voucher circa 50mila posti di lavoro occasionali possono essere recuperati con trasparenza nelle attivit stagionali in campagna dove sono impiegati soltanto per le attivit svolte da disoccupati, cassintegrati, pensionati e giovani studenti che non siano stati operai agricoli l’anno precedente”.
Il ritorno in agricoltura, soggiunge Moncalvo, segna la riaffermazione dei “principi originari senza gli abusi che si sono verificati in altri settori e si assicura al settore uno strumento agile, flessibile che semplifica rispondendo soprattutto ad un criterio di tempestivit tipica di una attivit condizionata dalla natura ma che offre anche una opportunit di integrare il reddito delle categorie pi deboli”.
Agricoltura e turismo: cosa cambia coi nuovi voucher
Inoltre, a seguito di un’espressa modifica in tal senso inserita nella nuova legge, sar possibile l’uso dei voucher ad alberghi e strutture ricettive che hanno alle proprie dipendenze fino a 8 lavoratori a tempo indeterminato, mentre per l’azienda agricola resta il limite di 5 dipendenti.
I tempi di utilizzo, inoltre, sono allungati rispetto agli attuali tre giorni: il pagamento con questo sistema potr avvenire con riferimento a un arco temporale non superiore a 10 giorni tra la data di inizio e il monte orario complessivo presunto.